sabato 21 marzo 2009

Riparare una fotocopiatrice

La fotocopiatrice è un oggetto indispensabile in ogni ufficio. Tuttavia essa può rappresentare una fonte di stress incredibile quando non funziona.. In questo post descrivo (traendo ispirazione da wikipedia) il funzionamento della macchina e dei semplici metodi di risoluzione per i problemi più frequenti. Riguardo questo ultimo punto consiglio fin da subito di visitare il sito EURO PARTS FORUM, dove i tecnici si scambiano consigli.

COME FUNZIONA UNA FOTOCOPIATRICE

La fotocopiatrice o fotocopiatore è una macchina in grado di effettuare copie di documenti cartacei per mezzo di tecniche ottiche/fotografiche. Le copie ottenute sono dette fotocopie.

Il processo di fotocopiatura attualmente usato fu introdotto da Xerox negli anni sessanta e nell'arco di venti anni ha progressivamente reso obsolete le vecchie tecniche di duplicazione con carta carbone, ciclostile ed altri processi precedentemente in uso.

Vediamo le fasi della copiatura:
1.Caricamento
Sulla superficie di un tamburo cilindrico viene posta una carica elettrostatica attraverso un filo ad alto voltaggio (chiamato filo corona) od attraverso un rullo di carica. Il tamburo è rivestito con un materiale fotoconduttivo, come il selenio. Un fotoconduttore è un semiconduttore che diventa conduttivo quando viene esposto alla luce.
2.Esposizione
Una lampada luminosa (neon a luce attinica)[1] illumina il documento originale e le aree bianche del documento originale riflettono la luce sulla superficie del tamburo fotoconduttivo. Le aree del tamburo che sono esposte alla luce (quelle aree che corrispondono alle aree bianche del documento originale) diventano conduttive e quindi scaricano verso massa. L’area del tamburo non esposta alla luce (quelle aree che corrispondono a porzioni nere del documento originale) rimangono caricate negativamente. Il risultato è un'immagine elettrica latente sulla superficie del tamburo.
3.Sviluppo
Il toner viene caricato positivamente. Quando viene applicato al tamburo per sviluppare l'immagine, è attratto da esso e si attacca alle aree che sono caricate negativamente (aree nere), proprio come la carta si attacca ad un palloncino tramite la carica elettrostatica generata dallo sfregamento.
4.Trasferimento
L'immagine del toner risultante sulla superficie del tamburo è trasferita dal tamburo su un foglio di carta tramite una carica negativa più alta rispetto a quella del tamburo.
5.Fusione
Il toner viene fuso e fissato alla carta nel gruppo fusore, tramite una coppia di rulli, il superiore ricoperto di materiale plastico antiaderente portato ad alta temperatura da una lampada ad incandescenza, l'inferiore in gomma siliconica, che applicano una forte pressione.
6.Pulizia
Il tamburo viene pulito da una lama raschiatrice di gomma e viene completamente scaricato per mezzo della luce attinica prima che il processo riparta per una nuova copia.

Questo è l’esempio di un sistema con carta e tamburo a carica negativa, e toner caricato positivamente. Alcune fotocopiatrici funzionano nel modo opposto: carta e tamburo caricati positivamente, e toner caricato negativamente.

Le macchine copiatrici di fascia alta hanno definitivamente adottato la tecnologia digitale. In pratica consistono di uno scanner d'immagine e una stampante laser integrate con un computer di gestione.

Questa implementazione ha diversi vantaggi:

  • miglioramento automatico della qualità dell'immagine
  • gestione della stampa indipendentemente dalla scansione (per fare n-copie è sufficiente una singola scansione)
  • possibilità di collegare la macchina ad un computer o una rete locale per utilizzarla come stampante o scanner
  • alcuni modelli sono in grado di inviare le scansioni via e-mail

Sono disponibili sul mercato anche macchine di fascia bassa basate sulla tecnologia digitale, che nei modelli più economici consistono in un normale scanner abbinato ad una stampante e necessitano del collegamento ad un computer per funzionare. Altri modelli sono in grado di eseguire le copie in modo autonomo. Queste apparecchiature, chiamate stampanti multifunzione o all-in-one, nelle versioni più semplici hanno un costo d'acquisto ormai inferiore ad una macchina xerografica tradizionale, sono spesso in grado di effettuare copie a colori e possono essere usate come scanner e stampanti. Il minore costo è in larga misura dovuto all'assenza della meccanica di precisione e delle ottiche necessarie per garantire una perfetta focalizzazione e sincronia dell'immagine proiettata sul tamburo, indispensabile in una macchina xerografica.

Il toner a colori fu disponibile a partire degli anni '50, ma macchine copiatrici a colori non furono realizzate fino al 1968, quando la 3M realizzò la copiatrice Color-in-Color, basata però su tecniche di sublimazione termica invece della tecnica elettrofotografica. Nelle macchine xerografiche il toner colorato poteva essere usato al posto di quello nero per produrre copie monocromatiche. La prima fotocopiatrice elettrostatica a colori fu rilasciata da Canon nel 1973.

La fotocopiatura a colori si basa, come la stampa a colori, sul principio della sintesi sottrattiva: quattro toner diversi (nero, giallo, magenta, cìano) sono usati per comporre i punti dell'immagine. Una tecnologia utilizza quattro diversi tamburi che agiscono come quattro fotocopiatrici distinte, ed il foglio li attraversa in successione. Una tecnologia alternativa utilizza un unico tamburo su cui ciascun toner è deposto a turno. Quest'ultima soluzione consente di realizzare macchine più compatte ed economiche.

RIPARAZIONI SU PROBLEMI FREQUENTI (FOTOCOPIATRICE ANALOGICA)

1. Avvertenza sulle polveri di toner

Consiglio a tutti, prima di intraprendere interventi sulle macchine, di munirsi di guanti in lattice e di mascherina. Le polveri di toner e di developer (secondo numerosi studi) possono portare, ad esempio se inalate, all'insorgenza di malattie, anche gravi. Vedi in proposito questo articolo.

2. Come risolvere il 50% dei problemi senza troppa fatica

La fotocopiatrice analogica è soggetta ad accumulare sporco sui vari componenti. Pulire la macchina frequentemente fa si che abbiate nel tempo il 50% di problemi in meno.

3. Diagnosticare i problemi riguardo alla "copia bianca"

Due cose da verificare:

  1. Sbloccare il gruppo di trascinamento carta con l'apposita levetta e verificare se esiste un'immagine latente sul tamburo. Se esiste un'immagine del documento sul tamburo, ciò vuol dire che il filo corona principale (il filo dell'altra tensione) sta funzionando.

  2. Fai lo 'Skyshot Test'. Apri il coperchio della macchina (quello principale dove inserisci il foglio da scannerizzare) e avvia la copia del "cielo". Magari copri il lato sinistro della copia con un pezzo di cata bianco, così non si sciupa toner e si evita un probabile inceppamento carta, dovuto al peso del foglio carico di toner.
Se facendo il "test del cielo", la copia resta bianca (anzichè avere il foglio totalmente nero), e non esiste un'immagine sul tamburo, il primo sospetto è che il problema sia sul corona di trasferimento che non riceve abbastanza tensione per caricare il tamburo. A questo punto servirà verificare il filo corona. Può essere rotto (quindi basta sostituirlo) o sporco (pulire con cotton fiock). Se è a posto, con un tester elettrico verificare i collegamenti sui componenti elettronici per vedere in che punto non arriva elettricità. Ovviamente lì sarà il problema.

4. Le copie sono troppo scure

Le ragioni di questo inghippo possono essere:

  • La lampada è vecchia e non riesce a fornire la luce sufficiente al tamburo,
  • Può esserci un problema di voltaggio sbagliato sul tamburo,
  • Il voltaggio di toner e developer non è corretto
Qui può esserci da fare tanto lavoro se non si conosce la modalità di setup della macchina. Ad esempio sulle fotocopiatrici MITA serie dc si entra in questa modalità digitando 10871087 e settando i parametri secondo i valori indicati dalla targhetta presente dietro il pannello che copre i componenti elettronici.

Nessun commento:

Posta un commento